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ESSERI URBANI. Nel 2021 un progetto con il territorio e per il territorio

ESSERI URBANI è un progetto che si sviluppa con il territorio e per il territorio. Ma è anche una sfida. Un territorio dalle caratteristiche uniche come quello pugliese, che lega la sua riconoscibilità ad un patrimonio materiale e immateriale di valore inestimabile, richiede una vera e propria strategia di tutela e sviluppo, che lo sottragga a dinamiche prettamente speculative e lo ponga al centro di una progettualità proiettata sul lungo periodo, che sappia valorizzare e promuovere le sue risorse, rispettandole e salvaguardandole nella loro naturale complessità.

ESSERI URBANI elegge l’arte quale strumento di lettura e interpretazione dell’attualità, delle trasformazioni e dei fenomeni del mondo contemporaneo, capace di creare ponti e nuove sinergie, connettere luoghi, idee e persone; attraverso l’arte, intende essere presente e operare sul territorio, custodirlo, promuoverne lo sviluppo e l’innovazione, riscattarlo dall’abbandono come dalla mercificazione, innescare processi di rigenerazione urbana e sociale, del pensiero, dei luoghi, delle pratiche. Il potenziamento dei circuiti culturali locali e la loro integrazione nell’offerta turistico-ricettiva, la promozione della cultura artistica attraverso la progettazione di attività ed eventi, la costruzione di una rete stabile e duratura tra i diversi soggetti presenti sul territorio – con una attenzione particolare verso temi quali l’accesso alla cultura, l’inclusione sociale e l’occupazione giovanile -, sono gli imperativi che stanno alla base di un progetto che è anche una sfida: trasformare il patrimonio ambientale e culturale in un motore di crescita autonoma, autopropulsiva e sostenibile per questo territorio.

Durante i mesi estivi, il progetto trova la sua più visibile manifestazione nel Festival: nato nel 2019 da un’idea di pinoINCREDIX, Esseri Urbani è il primo Festival dell’Arte e del Design Contemporanei del Sud Italia inclusivo e accessibile a soggetti portatori di disabilità. ESSERI URBANI è prima di tutto una occasione di ricerca e sperimentazione artistica, attraverso cui si realizza l’incontro di comunità, paesaggio e architetture locali con i linguaggi artistici contemporanei. Esseri Urbani apre la pratica curatoriale e di pari passo l’esercizio artistico a sfide e possibilità inedite, proponendosi di intervenire e agire entro lo spazio pubblico delle nostre città per leggerne, interpretarne e riscriverne le forme, gli spazi, l’identità e le funzioni. Inserita in un contesto pluriforme e dinamico come il tessuto cittadino, l’opera d’arte trasforma lo spazio urbano in un luogo di incontro, non solo di passaggio. Da questo confronto diretto prende vita un percorso espositivo a cielo aperto, che si costruisce grazie alla presenza delle opere e alla loro capacità di dialogare con gli spazi e le architetture; l’arte si insinua così nel tessuto urbano e delinea nuove mappe e nuovi scenari, ne amplifica la percezione proponendo nuove prospettive e punti di vista, portandoci a scoprire o riscoprire lo spazio del vivere quotidiano e le sue potenzialità. Fuori dalle stanze di un museo o di un edificio predisposto a ospitarle, l’opera d’arte trasforma anche sé stessa: non può più contare su un contenitore che definisca e garantisca il suo status artistico ed è così spinta ad adattarsi ad un nuovo ambiente, a cambiare linguaggio, a evolvere in una nuova forma come fosse un essere vivente. Questa nuova forma è ESSERI URBANI.

Nel 2019, con la prima edizione dedicata alla Zootopia, ad ospitare il Festival è stato l’affasciante contesto della Valle d’Itria. Il percorso espositivo, dieci installazioni site specific selezionate attraverso una call internazionale e una programmazione di attività, laboratori ed eventi ad esse legate, si è articolato lungo le caratteristiche vie del centro storico del piccolo borgo di Locorotondo. Questi luoghi hanno conosciuto in tempi recenti trasformazioni radicali e sono entrati a far parte dei circuiti turistici più noti della Regione; immaginare, grazie al potere dell’arte, una invasione animale nell’universo civilizzato delle nostre città, ha consentito di avviare una riflessione sulla natura e sulla percezione dei luoghi che è diventata il punto di partenza della seconda edizione del Festival.

Nel 2021, il tema dell’Eterotopia, che focalizza l’attenzione sulla nostra capacità di percepire lo spazio, interagire con esso e dargli un significato, trova la propria casa a Noci. Anche la Murgia – e Noci con la sua posizione strategica sul territorio – offre una importante opportunità di confronto con i temi dell’Urbanistica contemporanea; inserito entro il più ampio orizzonte del nascente progetto “Noci Città delle Arti e della Cultura”, il Festival dà così continuità e nuovo impulso ad un progetto di rigenerazione etica ed estetica in grado di opporsi alla lenta e silenziosa trasformazione dei nostri luoghi in non-luoghi.

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